03. Docum.Valutaz.RischioIncendio

 

 

 

 

Questo Documento serve per confrontarlo con quello che ad esempio l’Ufficio Tecnico Comunale o un consulente incaricato potrebbe fornire alla Scuola

 

 

 

 

 

 

DOCUMENTO DI

VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO

 

E CONSEGUENTI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

 

ex art. 4, comma 2, D.Lgs 626/94

e ex art. 2, D.M. 10/03/1998

 

 

 

 

 

 

 


1.      premessa

La valutazione dei rischi di incendio è stata effettuata in conformità ai criteri di cui all'allegato I del D.M. 10 marzo 1998 con lo scopo di classificare il livello di rischio dei luoghi di lavoro, nonché di identificare i provvedimenti necessari per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori e delle altre persone presenti.

La valutazione del rischio è stata effettuata con la collaborazione del …………………….. (es. R.S.P.P. e/o del M.C e/o del tecnico ……………..)., previa consultazione del R.L.S.

La revisione della valutazione verrà effettuata in occasione di:

-       variazioni dei fattori di rischio individuati;

-       esiti del controllo sull'affidabilità delle misure antincendio esistenti;

-       significativi cambiamenti dell'attività;

-       significativi cambiamenti nei materiali utilizzati e depositati;

-       ristrutturazioni o ampliamenti degli edifici;

-       modifiche del processo produttivo significativo ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori.

 


2.             DATI SCUOLA ..........

 

 

Scuola:………………………………………………………………………….

 

Indirizzo:

 

Telefono:

 

Datore di Lavoro:

 

Settore:

 

Addetti:

 

 

Data costruzione/utilizzo dei luoghi di lavoro:  (ESEMPIO)

prima del 1/1/93

Costruzione

1/1/93 ÷ 27/11/94

 

27/11/94 ÷ 7/10/98

Utilizzo

dopo il 7/10/98

 

 


3.      VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

La scuola .......... è stata suddivisa in aree omogenee dal punto di vista della prevenzione incendi, così come risulta dalla tabella riassuntiva seguente.

 

Per ogni area si è eseguita una valutazione del rischio incendio secondo i criteri di cui all'allegato I del D.M. 10 marzo 1998.

In particolare si sono assunte le seguenti definizioni.

 

Ø      Aree a rischio di incendio basso i luoghi di lavoro non soggetti al controllo da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ed in cui non sono presenti materiali combustibili e/o infiammabili o sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità; inoltre, le condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio ed in caso di incendio la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.

 

Ø      Aree a rischio di incendio medio i luoghi di lavoro soggetti al controllo da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in cui sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.

 

Ø      Aree a rischio di incendio elevato i luoghi di lavoro (o parte di essi) in cui per presenza di sostanze altamente infiammabili e/o le condizioni locali e di esercizio - sussistono notevole probabilità di sviluppo di incendi e nella fase iniziale sussistono forti probabilità di propagazione delle fiamme. Rientrano in questa classe tutti i luoghi di lavoro non classificabili a medio o basso rischio. Rientrano in questa classe i locali ove l'affollamento degli ambienti, lo stato dei luoghi, le limitazioni motorie delle persone presenti rendono difficoltosa l'evacuazione in caso d'incendio.

 

Per la valutazione e la classificazione del rischio di incendio si è tenuto conto dei materiali combustibili e/o infiammabili presenti, delle sorgenti di innesco, delle persone presenti e degli interventi messi in atto per eliminare o ridurre al minimo i pericoli di incendio.

 

Nelle schede allegate sono stati riassunti i suddetti elementi di valutazione per ogni reparto/area della scuola ...........


 

4.      CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO

Sulla base della valutazione dei rischi, il livello di rischio residuo di incendio nella scuola .......... è stato classificato come segue.

 

A) AREE A RISCHIO DI INCENDIO BASSO

Sono state individuate le seguenti aree.

 

1

 

2

 

3

 

4

 

 

B) AREE A RISCHIO DI INCENDIO MEDIO

Sono state individuate le seguenti aree.

 

1

 

2

 

3

 

4

 

 

C) AREE A RISCHIO DI INCENDIO ELEVATO

 

Sono state individuate le seguenti aree.

1

 

2

 

3

 

4

 

 

Non è stato possibile individuare aree diverse sia per la mancanza di compartimentazione tra i vari ambienti sia per l’esigua superficie dell’intera unità produttiva.


5.      ADEGUATEZZA DELLE MISURE PREVENTIVE, PROTETTIVE E PRECAUZIONALI DI ESERCIZIO ESISTENTI

Sulla base della valutazione dei rischi di incendio effettuata, si è proceduto alla verifica dell’adeguatezza delle misure preventive e protettive esistenti.

Si riassumono di seguito gli esiti della verifica, raggruppate per voci come elencate negli artt. 3, 5, 6 del D.M. 10/03/98.

 

5.1    MISURE INTESE A RIDURRE LA PROBABILITÀ DI INSORGENZA DI UN INCENDIO

A)    MISURE DI TIPO TECNICO

·      Gli impianti elettrici rispondono ai criteri di sicurezza previsti dalla Legge 46/90 e sono mantenuti in modo da prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con gli elementi in tensione ed i rischi di scoppio e di incendio.

·      Esiste la messa a terra di impianti, strutture e masse metalliche, anche al fine di evitare la formazione di cariche elettrostatiche.

§      E’ possibile effettuare il calcolo relativo alla probabilità di fulminazione da parte delle scariche atmosferiche in modo di giustificare formalmente l’assenza di impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nei casi previsti dalle norme vigenti.

·      Si è predisposto l’immagazzinamento delle sostanze e materiali infiammabili e/o combustibili in appositi locali od aree appositamente destinate a tale scopo ed aventi caratteristiche costruttive adeguate.

 

B) MISURE DI TIPO ORGANIZZATIVO GESTIONALE

§      In alcuni casi è possibile ridurre ulteriormente la quantità delle sostanze infiammabili o facilmente combustibili presenti nelle aree di lavoro, allocandole nell’apposito deposito situato a piano terra.

·      Viene evitato l'accumulo di scarti o rifiuti combustibili che potrebbero essere incendiati accidentalmente o deliberatamente, rimuovendoli frequentemente e depositandoli nelle apposite aree di stoccaggio realizzate all'esterno degli edifici.

§      E’ possibile aumentare il grado di sicurezza nei locali o aree con presenza di materiali o sostanze infiammabili o facilmente combustibili, rendendo più visibili e diffusi i cartelli con divieto di fumare e rendendo più efficaci i relativi controlli.

·      La manutenzione degli impianti elettrici viene effettuata da personale competente e qualificato.

 

5.2    VIE E USCITE DI EMERGENZA

·      I luoghi di lavoro sono dotati di uscite che consentono alle persone di raggiungere rapidamente un luogo sicuro in caso di pericolo.

§      E’ possibile rendere più agevole e immediato l’esodo intervenendo sul senso di apertura delle porte delle uscite di emergenza nel verso della fuga sia per quanto concerne l’uscita di piano sia per quanto riguarda quella dell’intero stabile.

§      E’ possibile intervenire sul sistema di apertura delle porte che vengono tenute normalmente chiuse durante l'orario di lavoro, per renderne più agevole e rapido l’esodo in caso di emergenza (uscita di pieno e di edificio).

§      In alcuni casi è possibile migliorare le vie e uscite di sicurezza rendendo più visibile e frequente la segnaletica.

§      In alcuni casi è possibile migliorare le vie e uscite di sicurezza adottando sistemi di illuminazione di emergenza più efficaci. L’uscita di piano è dotata di illuminazione di emergenza.

·      Le vie e le uscite di emergenza hanno altezza minima di 2 metri e larghezza conforme alla normativa vigente in materia antincendio.

·      Le vie e le uscite di emergenza, nonché le vie di circolazione e le porte che vi danno accesso, non sono ostruite da oggetti o materiali e sono utilizzabili in ogni momento senza impedimenti.

 

5.3    MISURE PER UNA RAPIDA SEGNALAZIONE DELL’INCENDIO

§      In alcuni casi è possibile migliorare l’efficienza degli strumenti sonori per dare l’allarme in caso di emergenza.

Alla luce delle esigue dimensioni e del ridotto livello di rumorosità l’allarme può essere comunicato anche verbalmente dagli addetti alle misure antincendio.

 

5.4    MISURE PER ASSICURARE L’ESTINZIONE DELL’INCENDIO

§      E’ possibile aumentare il grado di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro intervenendo sul numero, tipo, dislocazione, capacità estinguente degli estintori portatili in conformità ai criteri di cui all'allegato V del D.M. 10.03.1998.

·      I mezzi estinguenti sono posizionati in modo accessibile, non ostruiti, sono visibili e segnalati da apposita cartellonistica.

 

5.5    MISURE PER GARANTIRE L’EFFICIENZA DEI SISTEMI DI PROTEZIONE ANTINCENDIO

·      Le attrezzature e gli impianti di protezione antincendio sono soggetti a sorveglianza, controllo periodico con frequenza semestrale e manutenzione, al fine di mantenerli in buono stato di conservazione ed efficienza.

§      E’ possibile aumentare il grado di affidabilità e sicurezza del sistema antincendio rendendo più efficace la sorveglianza effettuata dagli addetti alle misure antincendio.

§      Migliorare quindi il controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e che le misure antincendio vengano rispettate e annotare gli esiti delle verifiche su apposito registro.

·      Il controllo periodico e la manutenzione delle  attrezzature e degli impianti antincendio sono affidati ad una società esterna, competente e qualificata. (Si ricorda che anche gli interventi di manutenzione periodica devono essere annotati sul registro sopraccitato).

 

5.6    FORMAZIONE E INFORMAZIONE

§      E’ possibile per alcuni aspetti aumentare il grado di sicurezza della scuola ..........    migliorando ed estendendo il grado di informazione di tutti i lavoratori sui rischi di incendio, in accordo con i criteri di cui all'allegato VII del D.M. 10.03.1998.

§      E’ possibile aumentare il grado di sicurezza della scuola .......... migliorando, estendendo e approfondendo la formazione dei lavoratori incaricati dell'attività di lotta antincendio e di evacuazione, in accordo con i criteri di cui all'allegato VII del D.M. 10.03.1998.

§      E’ possibile aumentare il grado di sicurezza della scuola .......... ottimizzando le modalità di esecuzione e la frequenza delle esercitazioni antincendio per gli addetti all’emergenza e con tutti i lavoratori per mettere in pratica rispettivamente le procedure di primo intervento e d’esodo contenute nel piano di emergenza e di evacuazione.

§      E’ possibile aumentare il grado di sicurezza della scuola .......... migliorando la dislocazione e la visibilità degli avvisi scritti con le istruzioni essenziali da seguire in caso di emergenza.

 

6.      MIGLIORAMENTI DELLE MISURE PREVENTIVE, PROTETTIVE E PRECAUZIONALI

Sulla base della valutazione dei rischi di incendio effettuata, si indicano di seguito quali miglioramenti, ampliamenti e/o integrazioni delle misure di prevenzione e protezione si è ritenuto opportuno prevedere.

 

6.1    MISURE INTESE A RIDURRE LA PROBABILITÀ DI INSORGENZA DI UN INCENDIO

A) MISURE DI TIPO TECNICO

§      Effettuare il calcolo di probabilità di fulminazione da parte dell’elettricista, in modo da assicurare formalmente l’assenza di impianti che garantiscono una efficace dispersione delle scariche atmosferiche.

 

B) MISURE DI TIPO ORGANIZZATIVO GESTIONALE

§      Nei casi individuati ridurre ulteriormente la quantità delle sostanze infiammabili o facilmente combustibili presenti nelle aree di lavoro, mantenendo le stesse a distanza di sicurezza dalle vie di esodo.

§      Nei casi nei locali o aree con presenza di materiali o sostanze infiammabili o facilmente combustibili individuati, rendere più visibili e diffusi i cartelli con divieto di fumare e rendere più efficaci i relativi controlli al fine di aumentare il grado di sicurezza.

 

 

6.2    VIE E USCITE DI EMERGENZA

§      Nei casi individuati intervenire sul senso di apertura delle porte delle uscite di emergenza al fine di rendere più agevole e immediato l’esodo nel verso della fuga.

§      Nei casi individuati intervenire sul sistema di apertura delle porte che vengono tenute normalmente chiuse durante l'orario di lavoro, per renderne più agevole e rapida l’apertura in caso di emergenza.

§      Nei casi individuati migliorare le vie e uscite di sicurezza rendendo più visibile e frequente la segnaletica.

§      Nei casi individuati migliorare le vie e uscite adottando sistemi di illuminazione di emergenza più efficaci.

 

6.3    MISURE PER UNA RAPIDA SEGNALAZIONE DELL’INCENDIO

§      Nessuna

 

 

6.4    MISURE PER ASSICURARE L’ESTINZIONE DELL’INCENDIO

§      Nei casi individuati aumentare il grado di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro intervenendo sul numero, tipo, dislocazione, capacità estinguente degli estintori portatili in conformità ai criteri di cui all'allegato V del D.M. 10.03.1998.

 

6.5    MISURE PER GARANTIRE L’EFFICIENZA DEI SISTEMI DI PROTEZIONE ANTINCENDIO

§      Nei casi individuati rendere più efficace la sorveglianza, effettuata dagli addetti alle misure antincendio. Il controllo visivo deve esser volto ad accertare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e che le misure antincendio vengano rispettate.

 

6.6    FORMAZIONE E INFORMAZIONE

§      Aumentare il grado di sicurezza a scuola migliorando ed estendendo il grado di informazione di tutti i lavoratori sui rischi di incendio, in accordo con i criteri di cui all'allegato VII del D.M. 10.03.1998.

§      Aumentare il grado di sicurezza a scuola migliorando, estendendo e approfondendo la formazione dei lavoratori incaricati dell'attività di lotta antincendio e di evacuazione, in accordo con i criteri di cui all'allegato VII del D.M. 10.03.1998.

§      Ottimizzare le modalità di esecuzione e la frequenza delle esercitazioni antincendio per gli addetti all’emergenza e con tutti i lavoratori per mettere in pratica rispettivamente le procedure di di primo intervento e d’esodo contenute nel piano di emergenza e di evacuazione.

§      Nei casi individuati aumentare il grado di sicurezza a scuola migliorando la dislocazione e la visibilità degli avvisi scritti con le istruzioni essenziali da seguire in caso di emergenza.

 

7       GESTIONE DELL’EMERGENZA

7.1        PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE

È stato previsto un piano di emergenza e di evacuazione contenente le istruzioni e le procedure di prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e primo soccorso, con lo scopo di fornire al personale della Scuola .......... le norme di comportamento che devono necessariamente essere eseguite per fronteggiare efficacemente le diverse situazioni di emergenza che dovessero verificarsi all'interno dello stabilimento.

 

7.2    DESIGNAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA GESTIONE DELL'EMERGENZA

In conformità a quanto previsto dall'art. 4, comma 5, lettera a), del D.L.vo 626/94, sono stati designati i seguenti lavoratori incaricati alla gestione dell'emergenza.

 

Ruolo

Nominativo

 addetti alle misure antincendio e

all'evacuazione

 

 

 addetti al primo soccorso

 

 

 

 

 

7.3    FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLE MISURE DI EMERGENZA

In conformità a quanto previsto dal D.L.vo 626/94 e al D.M. 10/03/98 artt.6 e 7, è prevista la formazione dei lavoratori designati alla gestione dell’emergenza secondo le prescrizioni dell’allegato IX al D.M. 10/03/98.


 

 

 

FIRMATO:                                                          DATA:.......................

 

 

Il datore di lavoro:

 

 

 

..................................................................................

 

 

 

 

 

 

Altre figure coinvolte nella preparazione del documento

O che lo firmano per presa visione:

 

 

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione:

 

..................................................................................

 

 

 

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza:

 

..................................................................................

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

ALLEGATI

 

 

Riportiamo 2 esempi di zone di cui

si è calcolato il carico di incendio

 

 

 


Due ESEMPI

 

AREA UFFICIO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

 

Materiali combustibili e/o infiammabili presenti

 

Nell’area sono presenti e vengono utilizzati i seguenti materiali e sostanze combustibili e/o infiammabili:

- kg 2700 di stoffe e tessuti;

- kg 1600 di manufatti (vestiti);

- kg 700 di carta e materiali di imballaggio;

 

 

CAlcolo del carico di incendio

         

Il valore del carico di incendio per il locale o il piano considerato si ottiene calcolando per tutto il materiale combustibile presente l’equivalente in legno sulla base di un potere calorifico superiore del legno pari a 4400 Kcal/Kg.

n                                                                                                                                                                                                                                                                        å   gi x Hi

                                                                            i =1n

Carico d’incendio in Kg legna / mq = q =  -------------------

                                                                      4.400 x A

 

A = Superficie orizzontale = 370 mq

 

 

Hi (Kcal/Kg)

gi (Kg)

Hi x gi (kcal)

Carta:

4.050

700

2.835.000

Tessuti in rotoli

4.050

2700

10.935.000

Manufatti in tessuto (vestiti)

4.600

1.600

7.360.000

Totale :

 

 

21.145.000

                    

                             21.145.000 Kcal

q = ------------------------------------ = 13 Kg/mq  Classe 30

        370 mq x 4.400 Kcal/Kg

 

Non si è provveduto a calcolare il coefficiente di riduzione in quanto il carico di incendio è sufficientemente basso e rientra in classe 30 (per fabbricati in acciaio di natura civile).

Il numero indicativo di ogni classe esprime il carico di incendio virtuale in kg/mq di legna standard, ed esprime anche in minuti la durata minima di resistenza al fuoco da richiedere alla struttura.

L’edificio è costituito da una struttura di cemento armato prefabbricato che possiede caratteristiche REI superiori a 30.

 

Sorgenti di innesco

Non sono presenti sorgenti di innesco o fonti di calore che potrebbero costituire cause potenziali di incendio o che possano favorire la propagazione di un incendio.

 

Lavoratori ed altre persone presenti esposti a rischi di incendio

All'interno dell’area operano normalmente n. 17 persone; non è presente personale occasionale in numero tale da determinare situazioni di affollamento.

Non esistono persone particolarmente esposte a rischio, a causa dell'attività svolta o perché non in grado di allontanarsi prontamente in caso di emergenza.

 

Eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio

Le misure di sicurezza ed i provvedimenti messi in atto per eliminare o ridurre al minimo i rischi di incendio consistono in:

- immagazzinamento dei materiali infiammabili in appositi locali realizzati con strutture resistenti al fuoco;

- riduzione al minimo delle quantità di sostanze infiammabili nel luogo di lavoro;

- identificazione delle aree ove è proibito fumare;

- corretta manutenzione delle apparecchiature elettriche.


 

AREA GARAGE DEPOSITO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

 

Materiali combustibili e/o infiammabili presenti

 

Nell’area sono presenti e vengono utilizzati i seguenti materiali e sostanze combustibili e/o infiammabili:

- kg 2000 di stoffe e tessuti;

- kg 700 di manufatti e tessuto in scatole;

- kg 700 di cartone e materiali di imballaggio;

 

 

CAlcolo del carico di incendio

 

Il valore del carico di incendio per il locale o il piano considerato si ottiene calcolando per tutto il materiale combustibile presente l’equivalente in legno sulla base di un potere calorifico superiore del legno pari a 4400 Kcal/Kg.

         

n                                                                                                                                                                                                                                                                        å   gi x Hi

                                                                            i =1n

Carico d’incendio in Kg legna / mq = q =  -------------------

                                                                      4.400 x A

 

A = Superficie orizzontale = 45 mq

 

 

Hi (Kcal/Kg)

gi (Kg)

Hi x gi (kcal)

Cartone:

4.050

700

2.835.000

Tessuti in rotoli

4.050

2000

8.100.000

Tessuto e manufatti in scatole

4.600

700

3.220.000

Totale :

 

 

14.155.000

                    

                             14.155.000 Kcal

q = ------------------------------------ = 71,5 Kg/mq        Classe 90

       45 mq x 4.400 Kcal/Kg

 

Non si è provveduto a calcolare il coefficiente di riduzione in quanto il carico di incendio è sufficientemente basso e rientra in classe 90 (per fabbricati in acciaio di natura civile).

Il numero indicativo di ogni classe esprime il carico di incendio virtuale in kg/mq di legna standard, ed esprime anche in minuti la durata minima di resistenza al fuoco da richiedere alla struttura.

L’edificio è costituito da una struttura di cemento armato prefabbricato che possiede caratteristiche REI adeguate.

 

Sorgenti di innesco

Non sono presenti sorgenti di innesco o fonti di calore che potrebbero costituire cause potenziali di incendio o che possano favorire la propagazione di un incendio.

 

Lavoratori ed altre persone presenti esposti a rischi di incendio

All'interno dell’area non operano normalmente persone; vi è presenza occasionale  di personale solo per le operazioni di prelievo e deposito di materiale.

 

Eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio

Le misure di sicurezza ed i provvedimenti messi in atto per eliminare o ridurre al minimo i rischi di incendio consistono in:

- immagazzinamento dei materiali infiammabili in appositi locali realizzati con strutture resistenti al fuoco;

- identificazione delle aree ove è proibito fumare;

- corretta manutenzione delle apparecchiature elettriche;